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7. | l'AMBIENTE e l'ECOLOGIA |
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1. Fenomeni atmosferici: la TROMBA MARINA (Waterspout) |
Una TROMBA MARINA (waterspout) è un fenomeno tornadico, assimilabile alla tromba d'aria, che si sviluppa o si muove sulla superficie dell'acqua (un mare, una laguna o un lago).
Il fenomeno si genera in presenza di una cella temporalesca e presenta in genere una minore intensità rispetto a quello terrestre per la maggiore instabilità della base, dovuta alla presenza dell'acqua.
Esso ha in genere termine all'esaurirsi della cella stessa o nel momento in cui la tromba incontra un fronte di pioggia. Come i tornado, le trombe marine possono provocare danni, ma in genere l'entità è minore.
2. Botanica: BAOBAB - SEQUOIA - MANGROVIA |
2a. BAOBAB (Adansonia, L. 1758): genere di piante appartenente alla famiglia delle Bombacaceae (o Malvaceae secondo la classificazione APG) e comprendente 8 specie: una diffusa in Africa, una in Australia, e sei endemiche del Madagascar.
Il nome "baobab" verrebbe, secondo alcune fonti, dal senegalese "albero di mille anni" (riferito alla leggendaria longevità della pianta); secondo altri, sarebbe di derivazione araba, e significherebbe "frutto dai molti grani". Il nome scientifico è un omaggio a Michel Adanson, il naturalista ed esploratore francese che descrisse il baobab africano (Adansonia digitata).
2b. SEQUOIA: grandi alberi delle Cupressacee che non costituiscono più un gruppo tassonomico
distinto e sono divise in 2 generi:
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Il Generale Sherman è un imponente esemplare di sequoia gigante (Sequoiadendron giganteum). Si tratta di uno degli esemplari più alti al mondo di tale specie, raggiungendo gli 83,8 m. Sebbene non sia l'albero più alto del mondo (il primato appartiene attualmente alla Sequoia sempervirens chiamata Hyperion) è sicuramente il più grosso in termini di volume, e si può considerare il più grande organismo vivente per volume. Il suo volume è stato stimato in circa 1487 m³
L'albero si trova nella Foresta gigante nel Parco nazionale di Sequoia, a est di Visalia in California e si ritiene abbia tra 2300 e 2700 anni
Venne chiamato così in onore di William Tecumseh Sherman, un generale della Guerra di secessione americana, dal naturalista James Wolverton nel 1879
Misurazioni effettuate nel 1975 (in metri): |
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Altezza dalla base | 83,80 |
Circonferenza sul terreno | 31,30 |
Diametro massimo alla base | 11,10 |
Diametro a 1,5 m sopra la base | 9,25 |
Diametro a 18 m sopra la base | 5,30 |
Diametro a 55 m sopra la base | 4,30 |
Diametro del ramo più grande | 2,10 |
Altezza primo grande ramo dalla base | 39,60 |
Estensione media della chioma | 32,50 |
Volume della massa legnosa (m³) | 1486,6 |
2c. MANGROVIA: formazione vegetale (o forestale) costituita da piante prevalentemente legnose che si sviluppano sui litorali bassi delle coste marine tropicali, in particolare nella fascia periodicamente sommersa dalla marea. Il termine mangrovia viene talora impropriamente impiegato anche come nome comune di alcune singole specie vegetali più comuni o rappresentative di tale bioma.
Le mangrovie (o "foreste a mangrovia") sono normalmente costituite da 4 fasce parallele alla linea di costa: la prima è formata da piante quasi perennemente sommerse, la seconda (la mangrovia
propriamente detta - specie del genere Rhizophora) viene invasa regolarmente dall'alta marea, la terza è formata da arbusteti e viene sommersa
solo dalle alte maree maggiori, infine la quarta, formata da specie arbustive e arboree alòfile, non viene mai sommersa e ha un suolo con minore contenuto salino. Non sempre, però, le ultime due
fasce sono presenti.
La caratteristica morfologica che distingue le mangrovie, e cioè la presenza di "radici accessorie" che sollevano il tronco dal fango, si riscontra solo nella seconda e raramente nella terza
fascia.
Si stima che nel mondo le mangrovie ricoprano una superficie di circa 150.000 km² , di cui la maggior parte si trova in Asia.
3. La BIODIVERSITA' |
BIODIVERSITA': si intende l'insieme di tutte le forme viventi geneticamente diverse e degli ecosistemi ad esse correlati.Implica tutta la variabilità biologica: di geni, specie, habitat ed ecosistemi. Le risorse genetiche sono considerate una componente della biodiversità. L'anno 2010 è stato dichiarato dall'ONU l'Anno internazionale della biodiversità. Il decennio 2011-2020 è stato dichiarato Decennio della Biodiversità. |
4. Pappagalli LORI e TUCANO TOCO |
4a. LORI e lorichetti: pappagalli di piccole o medie dimensioni che compongono la sottofamiglia Loriinae. Sono largamente distribuiti in tutta la regione australasiana, comprendente l'Asia sud-orientale, la Polinesia, la Papua Nuova Guinea e l'Australia, e la maggior parte di essi presenta un piumaggio dai colori brillanti.
I lori ed i lorichetti hanno lingue dalla punta a spazzola per nutrirsi di nettare e di frutti morbidi. Possono nutrirsi dei fiori di circa 5000 specie di piante e usano le loro lingue specializzate per raccogliere il nettare. La punta delle loro lingue ha ciuffi di papille (peli estremamente fini) con cui raccolgono il nettare e il polline.
I lorichetti hanno ali affusolate e code appuntite che permettono a questi uccelli di volare facilmente e con grande agilità. Hanno anche piedi e zampe robusti. Tendono ad avere una personalità iperattiva e buffa sia in cattività che in natura.
4b. TUCANO TOCO (Ramphastos toco): uccello della famiglia dei Ramphastidae e ordine dei Piciformes.
Misura 53-60 centimetri di cui ben 19 spettano al becco; il peso si aggira sui 550 grammi. Il piumaggio è di un bel nero brillante che fa risaltare ulteriormente il becco arancione.
Il becco, nonostante all'apparenza sembri molto pesante, è in realtà cosparso di sacche d'aria che lo rendono leggerissimo. Possiede una lunga lingua consumata ai lati. Le zampe sono grigie, corte ma molto robuste, con due dita rivolte in avanti e due indietro per facilitare l'appoggio sui rami.
Questo tucano vive nel Sud America centro-orientale dove frequenta i boschi, le foreste a galleria, le zone alberate della savana, le campagne aperte e le piccole macchie di arbusti.
Il tucano toco vive in comunità suddivise in piccoli gruppi familiari di circa 10-12 individui ed è notoriamente un giocherellone. Tra i suoi giochi preferiti ci sono i combattimenti col becco.
Un'altra particolarità di questi Piciformi è lo strano modo di riposare: dentro la cavità di un albero dormono anche in sei; ognuno appoggia il proprio becco sul dorso, ruotando il capo di lato,
e porta la coda vicino alla testa, diventando così delle piccole palle.
Sebbene sia stanziale, alle volte effettua delle brevi migrazioni per l'inverno, oppure, in determinati anni, si sposta in stormi numerosi per occupare nuovi territori.
Il verso del tucano è un suono profondo, alto e monotono, udibile a quasi un chilometro di distanza.
5. Gli ESCHIMESI |
Con le parole ESCHIMESE o ESQUIMESE, si indicano due principali gruppi etnici: gli Inuit (dell'estremo nord dell'Alaska, del Canada e della Groenlandia) e gli Yupik (dell'estremo occidente dell'Alaska e delle zone ad est della Russia).
Gli Inuit e gli Yupik parlano due lingue diverse (Inuktitut e Yup'ik) che hanno comunque notevoli affinità dialettali. Tale esonimo, adoperato da Algonchini e Cree per indicare genericamente i popoli della zona artica, è da Inuit e Yupik ritenuto dispregiativo. La parola deriva dal cree aayaskimeew, che significa "fabbricante di racchette da neve". Da considerarsi invece paraetimologia, la molto pubblicizzata derivazione dalla parola anishinabe ashkipok che significa "mangiatori di carne cruda"
6. I LAPPONI |
I SAMI o, impropriamente, LAPPONI (sámit o sápmelaš in lingua autoctona) sono una popolazione indigena di circa 75.000 persone stanziata nella parte settentrionale della Fennoscandia, in un'area da loro chiamata Sápmi, che si estende dalla penisola di Kola fino alla Norvegia centrale includendo anche le regioni più settentrionali della Finlandia e Svezia, nella regione della Lapponia.
I sami hanno la loro storia, lingua, cultura, attività professionali, modo di vivere e identità. Il Sápmi è diviso dalle frontiere di quattro stati: Norvegia (40.000 sami), Svezia (20.000), Finlandia (7.000) e Russia (2.000). Non avendo mai avuto uno status politico indipendente, i nomi dati al popolo sami nelle varie lingue sono stati influenzati dagli stati di cui il Sápmi fa parte.
Generalmente sono conosciuti in italiano come lapponi, sebbene oggigiorno il termine sia improprio, dal momento che tale aggettivo identifica tutti gli abitanti della Lapponia, includendo ad esempio i finlandesi, nella cui nazione la regione rappresenta una provincia amministrativa. L'etimologia stessa della parola lappone è ancora incerta (lapp significa "toppa" in svedese, lape significa "periferia" in finlandese).
7. L'ORSO POLARE |
L'ORSO POLARE (ORSO BIANCO) (Ursus maritimus) è un grande mammifero della famiglia Ursidae. È una specie che si trova attorno al polo nord nel mare glaciale artico ed è il più grande carnivoro di terraferma esistente sul nostro pianeta insieme all'orso grizzly.
I maschi adulti pesano mediamente da 400 a 600 kg ma alcuni esemplari possono raggiungere anche i 900 kg e misurare fino a tre metri e mezzo di lunghezza. Le femmine sono grandi circa la metà dei maschi e normalmente pesano 200 kg e sono lunghe da 190 a 210 cm.
Alla nascita, i cuccioli pesano da 6 a 7 kg. La sua longevità in natura è di circa 20 anni, mentre in cattività circa 30, anche se si sono registrati casi di orsi vissuti fino a 40 anni. L'orso polare è immediatamente riconoscibile dalla pelliccia bianca.
Diversamente da altri mammiferi dell'Artide, non cambia in estate il colore in uno più scuro. I peli non sono di bianco realizzato con pigmenti, ma sono cavi e non pigmentati come i capelli bianchi negli esseri umani. Gli orsi polari sono isolati termicamente dal freddo molto bene, ma il loro corpo si surriscalda a temperature sopra i 10 °C.
Il loro isolamento è così efficace che osservati con una videocamera ai raggi infrarossi sono a malapena visibili. Soltanto le loro zampe e il muso emanano un calore percepibile. Una caratteristica interessante della pelliccia è che, fotografata con luce ultravioletta, compare nera, ha quindi, come ulteriore meccanismo di produzione di calore, un'elevata capacità di assorbimento alle frequenze UV, pur essendo bianca. L'elevata concentrazione di retinolo rende il fegato dell'orso polare non commestibile e potenzialmente letale.
8. Stretto di HORMUZ |
Lo STRETTO di HORMUZ (ORMUZ) è uno stretto che divide la Penisola arabica dalle coste dell'Iran, mettendo in comunicazione il Golfo di Oman a sud-est, con il Golfo Persico ad ovest.
Il braccio di mare lungo circa 60 km e largo 30 che separa l'Iran, a nord, dalla Penisola Musandam, exclave dell'Oman nel territorio degli Emirati Arabi Uniti, a sud, descrive una specie di gomito ed è un punto di grandissima importanza strategica se si pensa che vi transita, attraverso le petroliere, circa un quinto di tutto il petrolio prodotto nel mondo.
Sul lato ovest del gomito, presso le coste iraniane, si trova l'isola di Hormuz. Un tempo la zona attorno allo stretto di Hormuz era preda dei pirati, oggi, come detto, vi è un enorme traffico commerciale, regolato da percorsi stabiliti in comune tra Iran ed Oman a seguito di accordi stipulati nel 1975 e
regolamentati severamente al fine di evitare collisioni
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L'ASTRONOMIA, che etimologicamente dal greco, significa legge delle stelle, è la scienza il cui oggetto è l'osservazione e la spiegazione degli eventi celesti. Studia le origini e l'evoluzione, le proprietà fisiche, chimiche e temporali degli oggetti che formano l'universo e che possono essere osservati sulla sfera celeste. L'astronomia non va confusa con l'astrologia, una pseudoscienza che sostiene che ci sia una corrispondenza tra il moto apparente del Sole e dei pianeti nello zodiaco e il manifestarsi delle energie interiori dell'uomo, le quali insieme al libero arbitrio determinano gli eventi personali e collettivi. Anche se le due discipline hanno un'origine comune, esse sono totalmente differenti: gli astronomi hanno abbracciato il metodo scientifico sin dai tempi di Galileo, a differenza degli astrologi. |
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In fisica, una PARTICELLA ELEMENTARE è il costituente elementare della materia, un oggetto indivisibile, che non è composto da particelle più semplici.
Fino agli inizi del XIX secolo si pensava che l'atomo fosse il costituente elementare della materia, il quale avrebbe dovuto essere indivisibile per definizione. La scoperta del fatto che ha una sua struttura interna, è cioè composto di particelle più semplici dette particelle subatomiche, diede vita alla teoria atomica, e quindi alla fisica delle particelle.
Dopo le scoperte iniziali di elettrone, protone e neutrone, il numero ed il tipo delle particelle elementari scoperte crebbero in modo continuo portando, nel 2006, all'introduzione del cosiddetto modello standard, che descrive tutte le particelle elementari ad oggi note e 3 delle 4 forze fondamentali note, ossia le interazioni forti, quelle elettromagnetiche e quelle deboli.
Va notato che il termine particella, pur essendo entrato nell'uso comune, non è del tutto adeguato, in quanto la meccanica quantistica ha eliminato la distinzione tra particelle e onde che aveva caratterizzato la fisica del XIX secolo. Nel seguito si intendono come particelle delle entità dotate sia di aspetti corpuscolari che di aspetti ondulatori, tra loro indissolubilmente legati.
Il 4 aprile 2011 scienziati del Fermilab hanno dichiarato che, dall'analisi di circa 10.000 collisioni tra protone ed antineutrone, hanno scoperto la probabile esistenza di un'altra particella elementare, mai osservata prima di allora. (BOSONE di HIGGS:particella di Dio?)
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La BIOLOGIA dal greco bìos = "vita" e lògos = "studio") è la scienza che studia tutto ciò che riguarda la vita. La biologia comprende uno spettro molto ampio di discipline, spesso considerate indipendenti. A proporre il termine biologia furono, agli inizi del XIX secolo, Jean-Baptiste de LAMARCK e, separatamente, Gottfried Reinhold TREVIRANUS |
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La GABBIA TORACICA si trova nella metà anteriore del corpo dei vertebrati, nei tetrapodi tra collo e diaframma ed è costituita dallo sterno, dalle coste e dalle vertebre toraciche. La gabbia toracica protegge meccanicamente fondamentali organi interni e in molte specie partecipa ai movimenti respiratori. Essa contiene al suo interno organi vitali quali cuore e polmoni. In essa sono inoltre contenute le porzioni toraciche dell'esofago, della trachea e dell'aorta.
Delimitata inferiormente dal diaframma, è formata nell'uomo da 12 paia di costole articolate posteriormente con le dodici vertebre della regione dorsale, e dallo sterno, al quale le costole si uniscono anteriormente mediante cartilagine.
Le prime 7 paia sono dette costole VERE e si uniscono direttamente allo sterno, le 3 paia successive (costole SPURIE) raggiungono lo sterno tramite la cartilagine del settimo paio, mentre le ultime 2 paia non sono unite allo sterno, per tale motivo sono dette costole FLUTTUANTI. Come in molti vertebrati superiori, nell'uomo affianca il diaframma nel partecipare ai movimenti respiratori.
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Il termine ETOLOGIA (dal greco ethos e logos che significano rispettivamente «carattere» o «costume» e «discorso») indica la moderna disciplina scientifica che studia il comportamento animale nel suo ambiente naturale. Il termine traduce nella maggior parte delle lingue europee l'originaria espressione tedesca vergleichende Verhaltensforschung («ricerca comparata sul comportamento»), coniata da Konrad Lorenz, uno dei fondatori della disciplina.
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La VIROLOGIA è la disciplina che studia i virus, gli unici organismi (sub-cellulari) che non possono riprodursi da soli ma solo grazie all'intermediazione di cellule ed è per questo che sono definiti parassiti cellulari. Sia per l'argomento che per le metodiche la virologia afferisce alla microbiologia la quale a sua volta è una branca della biologia. Questa disciplina ha una notevole importanza medica, ma anche teorica, in quanto le ricerche sui virus hanno un ruolo notevole nello sviluppo della genetica molecolare (settore delle BIOTECNOLOGIE AVANZATE) |
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L'ECOLOGIA (dal greco: oikos, "casa" o anche "ambiente"; e logos, "discorso" o “studio”) è la disciplina che studia l'ecosfera, ossia la porzione della Terra in cui è presente la vita in aggregati sistemici detti "ecosistemi", le cui caratteristiche sono determinate dall'interazione degli organismi tra loro e con l’ambiente circostante o ancora porzioni dell'ecosfera stessa.
Il termine ecologia fu coniato dal biologo tedesco Ernst HAECKEL nel 1866. Egli la definì come “l’insieme di conoscenze che riguardano l'economia della natura; l’indagine del complesso delle relazioni di un animale con il suo contesto sia inorganico sia organico, comprendente soprattutto le sue relazioni positive e negative con gli animali e le piante con cui viene direttamente o indirettamente a contatto.
In una parola, l’ecologia è lo studio di tutte quelle complesse relazioni alle quali Darwin fece riferimento come alle condizioni della lotta per l’esistenza”.