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N. |
ARGOMENTO |
1. | il CENCIO MOLLE |
2. |
ALBERI SECOLARI del mondo |
3. | TRAMONTI italiani: 23 dicembre 2012 |
4. | Foto di ANIMALI (National Geografic) |
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LAUREA:
SCIENZE AGRARIE
TESI SPERIMENTALE:
Abutilon Theophrasti M. (CENCIO MOLLE): esigenze termiche e sue influenze allelopatiche su specie coltivate durante la fase germinativa (pagg. 171)
Il CENCIO MOLLE (Abutilon theophrasti Medicus) è un pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Malvaceae, noto soprattutto per essere un’infestante del mais.
DESCRIZIONE:
Il cencio molle è una pianta erbacea annuale, alta fino a 150 cm, interamente ricoperta da tomento morbido. Le foglie sono grandi, morbide (da cui il nome italiano), cuoriformi, cordate e con margini seghettati. Mediamente sono larghe 10-15 centimetri, ma possono raggiungere dimensioni maggiori.
Il fiore è caratterizzato da una corolla gialla formata da 5 petali di 1 –1,5 cm e da un calice con 5 sepali saldati alla base, epicalice assente. L'androceo è monoadelfo ovvero con molti stami fusi tra loro per i filamenti a formare una sorta di tubo. I fiori sono portati in racemi all’ascella fogliare. L'impollinazione è entomogama. Fiorisce da luglio ad ottobre.
Il frutto è formato da diversi mericarpi disposti in una formazione a raggiera.
I semi sono cuoriformi, di colore bruno – nerastro a maturità. Mediamente misurano 3,0 -3,5 mm di lunghezza per 2,5 - 3,0 mm di larghezza. In ogni frutto possono essere presenti 200 semi.
DISTRIBUZIONE e HABITAT:
Originaria dell'Asia, è naturalizzata in Nord America, Canada, nell’Europa mediterranea e sud orientale; si trova con facilità come infestante nei campi di mais, ma anche negli incolti e in luoghi ruderali.
USI:
LOTTA:
La sua rapidità di diffusione come infestante è dovuta al grande numero di semi prodotti ed alla loro capacità di inquinare gli organi meccanici delle mietitrebbiatrici, che ne garantiscono così la diffusione da un appezzamento all'altro. La lotta verso Abutilon theophrasti, rientra nei normali interventi contro le infestanti dicotiledoni. In particolare risulta sensibile ad erbicidi a base di Fluroxipir e Triflusulfuron-metile. Da alcuni anni sono allo studio preparazioni microbiologiche a base di Colletotrichum coccodes, ma la loro diffusione applicativa è ancora molto limitata
ERBORISTERIA |
Le foglie contengono rutina e vengono utilizzate come emollienti nel trattamento della dissenteria e febbre.
I semi contengono proteine,grassi e carboidrati ed hanno potere lassativo.
Le foglie ed il fusto venivano usati dalla medicina popolare per lenire le mucose del sistema respiratorio ed urinario.
Contiene,inoltre,mucillagini e asparagina
Il nome Abutilon deriva dall'arabo,e significa Malva indiana, mentre il nome Theophrasti è stato inserito in onore del botanico e filosofo
greco Teofrasto.
Teofrasto fu discepolo di Aristotele,che lo designò come suo successore alla guida del Liceo il Peripato,fondato dallo stesso Aristotele nel 335 a.C.
Il primo a descrivere e a classificare la specie fu il botanico tedesco Friedrich Kasimir Medikus
CENCIO MOLLE | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Dilleniidae |
Ordine | Malvales |
Famiglia | Malvaceae |
Sottofamiglia | Malvoideae |
Genere | Abutilon |
Specie | A. theophrasti |
Nomenclatura binomiale | |
Abutilon theophrasti Medikus |
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Sinonimi | |
Abutilon avicennae Gaertner |
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Nomi comuni | |
CENCIO MOLLE |
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Alcuni ritengono che questo cipresso di Montezuma (Taxodium mucronatum) noto anche come Árbol del Tule, sia l'albero più grosso del mondo. Secondo il comitato che si occupa delle
nomination per il patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, la pianta misura 35 metri di diametro e 30 di altezza. (l'Árbol del Tule non è ancora ufficialmente nella lista)
L'albero deve il suo nome alla chiesa di Santa Maria del Tule nello Stato messicano dell'Oaxaca, in cui l'albero si trova da circa 2.000, quando forse venne piantato da un sacerdote azteco.
In Madagascar, un uomo raccoglie corteccia da un albero di baobab nei pressi del villaggio di Andavadoaka. Con la corteccia si fabbricano corde, ma sull'isola la pianta ha anche una valenza
religiosa.
“Sull'isola l'usanza di adorare gli alberi si basa sulla credenza che gli spiriti degli antenati vivano nelle foreste e in altre forme naturali considerate pacifiche", spiegano Armand
Randrianasolo e Alyse Kuhlman, che partecipano al progetto alberi sacri del Missouri Botanical Garden.
Per questo è abbastanza usuale notare ai piedi dei baobab offerte come rum, miele, monete o caramelle, o vedere i malgasci rendere omaggio ai loro antenati avvolgendo tronchi e rami con panni
bianchi e rossi.
Si chiama tanzlinde, albero della danza, l'enorme tiglio millenario situato a Steinfurt, in Germania, la cui chioma richiede addirittura il sostegno di un'impalcatura sotto cui possono svolgersi danze e riunioni di tutta la comunità. Alberi come questo sono piuttosto diffusi in vari paesini europei.
Una scultura del Buddha in arenaria avviluppata dalle radici di un Ficus religiosa, o fico sacro, al monastero di Ayutthaya, in Thailandia.
Fu proprio un Ficus religiosa, nell'attuale India, l'albero sotto cui, 2.600 anni fa, si sedette Siddhartha fino a raggiungere l'illuminazione e diventare il Buddha. Questo albero spesso
viene scelto per rappresentare Buddha nell'arte e nella letteratura.
il Biancospino di Glastonbury - anche detto la Spina santa - nacque secondo la leggenda dal bastone di Giuseppe d'Arimatea che lo piantò in questa zona dell'Inghilterra meridionale al suo sbarco
dalla nave con cui portò il Santo Graal dalla Terrasanta.
Ma nel 2010, in una sola notte l'albero venne distrutto in un atto di vandalismo. Oggi ne resta solo il tronco.
In quest'immagine degli anni Trenta un'auto attraversa il cosiddetto Chandelier Tree, l'albero candelabro, nell'Underwood Park in California. Questa sequoia alta quasi 100 metri venne scavata
durante i primi tempi delle macchine a benzina.
Oggi in America del Nord resta solo il 5% circa delle foreste originali di sequoie.
Nel corso dei secoli il biancospino è stato replicato più volte per talea; quindi, quando la pianta venne abbattuta per la prima volta durante la Guerra Civile Inglese, un suo clone venne
ripiantato al posto dell'originale.
La partcolarità di questa pianta è che fiorisce due volte all'anno, attorno a Pasqua e a Natale. Tutti gli inverni un ramoscello del biancospino finisce a casa dei reali inglesi.
La foschia mattutina ammanta un antico eucalipto nello stato australiano del Victoria. Ci sono centinaia di specie di eucalipto, e quasi tutte sono native dell'isola conntinente.
Eucalyptus regnans, o eucalipto australiano, è una delle piante da fiore più alte del mondo, seconda solo alle sequioie californiane.
Queste piante, che si sono rivelate fondamentali sia per gli aborigeni sia per i coloni, forniscono un olio utilizzato in alcuni rituali per ripulire l'aria dalle energie negative, mentre per i
koala le loro foglie sono la fonte principale di cibo.
il Lone Cypress, il cipresso solitario sulla costa vicino Monterey, in California, è uno degli alberi più fotografati del mondo.
Si sa che si tratta di una pianta antica, ma la sua età non è stata ancora determinata con esattezza. Questo albero può vivere fino a 400 anni, ma l'esposizione alle intemperie potrebbe farlo
sembrare più vecchio di quello che è.
Questa quercia del monte Thabor potrebbe avere anche 5.000 anni, e potrebbe essere ciò che resta di una foresta che un tempo ricopriva la regione.
Vuole la leggenda che la pianta morirà prima dell'arrivo dell'Anticristo. Il fusto principale è morto nel 1996, ma due anni dopo è spuntato un ramo che fa sperare in una ripresa.
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