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Dopo la classe III della scuola secondaria di primo grado (MEDIE) scegliere l'indirizzo di studi della suola secondaria di secondo grado (SUPERIORI) non è sempre la cosa più facile. C'é chi sa esattamente cosa farà da "grande" sin da quando è un bambino e chi invece diventato grande non sa che direzione prendere. In entrambi i casi però è importante decidere conoscendo il percorso che si sta per intraprendere ed anche quelli che si scartano. Allo stesso modo è importante guardare dentro di sè per analizzare ed identificare con obiettività (per quanto possibile) predisposizioni, "talenti" e capacità.
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Altro momento delicato per la scelta del proprio futuro è la fine della scuola superiore. Università o lavoro? Corso parauniversitario o anno di volontariato? Potremmo continuare con un lungo elenco di posibilità, ma non vi saremmo di aiuto! Per districarvi nella "giungla" post-scolastica", potete rivolgervi all'Ufficio Orientamento scolastico che dispone di esperti consulenti e di fornitissime infoteche, distribuite sul territorio provinciale. Non va però dimenticato che un consiglio importante ed un aiuto sono in grado di offrirlo anche gli insegnanti referenti per l'orientamento universitario presenti nella nostra scuola. Queste figure non solo conoscono le varie proposte del panorama post-diploma, ma organizzano visite presso diverse facoltà in occasione delle porte aperte e fanno da tramite con associazioni o promuovono iniziative che potrebbero rivelarsi molto interessanti per voi.
Una recente ricerca Isfol (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori) ha mostrato che chi è laureato ha più possibilità di trovare un’occupazione e in media riceve uno stipendio più alto rispetto a chi possiede soltanto un diploma. Dal momento che i diplomati entrano nel mondo del lavoro prima dei laureati, inizialmente il tasso di occupazione per i primi è superiore rispetto a quello dei secondi, ma già prima del compimento dei 30 anni chi possiede una laurea ha più possibilità di trovare lavoro, per arrivare nella fascia 34-44 anni, dove il tasso di occupazione dei laureati supera del 7% quello dei diplomati. In media tra 25 e 64 anni è occupato il 73,1% dei diplomati e il 79,2% dei laureati. Secondo uno studio OCSE del 2011 i giovani laureati subiscono di più gli effetti della recente crisi economica rispetto ai loro coetanei con istruzione secondaria inferiore
Le lauree triennali si rivelano molto utili ai fini dell’occupazione: a un anno dal termine degli studi il 42,1% dei laureati triennali lavora, con picchi dell’81,7% per le professioni sanitarie. Tirocini e stages sono determinanti per formare e inserire questi laureati nel mondo del lavoro. E lo stipendio? Mediamente il divario retributivo tra chi possiede la laurea e chi ha solo un diploma è pari al 16% a inizio carriera, per poi aumentare progressivamente con l'anzianità di lavoro: il salario di un giovane di età compresa tra i 15 e i 24 anni diplomato è di 894 euro al mese, mentre un laureato guadagna in media 1042 euro mensili. A 25 anni lo stipendio sale a 1108 euro per chi ha solo il diploma superiore, a 1289 euro per chi è “dottore”, e così via.