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Le Alpi Apuane sono una catena montuosa situata nel Nord della Toscana, fra i fiumi Magra (a nord-ovest) e Serchio (a sud-est) che declina a sud-ovest con la Riviera Apuana e la Versilia e a nord-est con le valli di Lunigiana e Garfagnana. Il territorio corrispondente al loro bacino è storicamente conosciuto anche come Apuania.
Appartengono al Subappennino toscano.
ETIMOLOGIA:
L'aggettivo "apuane" deriva dal fatto che nell'antichità erano abitate dai Liguri Apuani.
Strabone li chiamava Lunae montes, cioè "monti della luna", Dante Alighieri Monti di Luni, paese in provincia di La Spezia.
Per quanto riguarda il concetto di "alpi", è un appellativo da tempo teso a descrivere ogni montagna spigolosa da scalare. Viene ufficializzato nella regione con l'istituzione della Repubblica Cisalpina nel 1798
Felice Giordano nel 1868, durante una delle prime adunate del Club Alpino Italiano a Firenze dice che "Il nome di Alpi sta bene invero a questa giogaia che proietta nel cielo un profilo scabro, straziato e irto di picchi alti". La definizione di "Alpi in miniatura" è invece dei fiorentini Bertini e Triglia, autori di una guida escursionistica pubblicata dal CAI Firenze nel 1876
STORIA:
Hanno avuto origine nel triassico medio, un periodo più antico rispetto alla nascita degli Appennini, e su una struttura geologica molto diversa, di origine sedimentaria, formata in ambiente marino.
GEOGRAFIA:
Fanno parte delle province di Massa e Carrara e di Lucca; l'estrema propaggine meridionale della catena è compresa nel comune di Vecchiano, in Provincia di Pisa, mentre l'estremità nord-occidentale è compresa nei comuni di Castelnuovo Magra, Ortonovo, Sarzana e Santo Stefano di Magra, appartenenti alla provincia della Spezia . Il fiume Serchio delimita il confine meridionale, tra Alpi Apuane ed il Monte Pisano posto tra Lucca e Pisa ("per cui i Pisani veder Lucca non ponno", Dante, La divina commedia, Inferno - Canto trentatreesimo) e il fiue Magra segna il confine a nord.
Parte del massiccio è ricompreso nel territorio del Parco naturale regionale delle Alpi Apuane. Le Alpi Apuane non solo caratterizzano il paesaggio del territorio della Garfagnana (che delimitano lungo tutto il tratto che le separa dal mare) ma anche il territorio della Lunigiana, che le ha come barriera visuale ed incomparabile scenario montano ad Est.
È un massiccio montuoso la cui orogenesi è distinta da quella dalla catena appenninica, e raggiunge la sua massima altezza (1946 m) nel Monte Pisanino ossia Pizzanino (da pizza sinonimo di vetta). Le Alpi Apuane vennero denominate in principio Monti di Kairara o Karara dall'etimo celtico Kair, cioè pietra; in seguito monti lapicidines, cioè di pietra in latino, poi Panie ossia pagine dal significato greco di confine, in epoca greco-bizantina, del territorio lunense, e infine Alpi Apuane, nome questo prediletto e diffuso a partire da metà del 1800 dallo storico Emanuele Repetti.
L'orogenesi dei corrugamenti è frutto della deriva dei continenti che ha prodotto sollevamenti tettonici sottomarini. I rilievi sono costituiti in prevalenza da rocce metamorfiche di carbonato di calcio con microcristalli di aspetto saccaroide, ossia i celebri marmi più o meno candidi (la cui escavazione venne intensificata in epoca romana). Le Alpi Apuane sono infatti, da allora, note per l'escavazione del cosiddetto marmo di Carrara, utilizzato per la realizzazione sia dei rivestimenti esterni ed interni dei grandi ed importanti edifici pubblici e privati (chiese e palazzi) sia prediletto dagli artisti come materia strutturale e formale per monumenti ed opere architettoniche celebrative di personaggi ed avvenimenti.
Nel corso dei secoli il naturale profilo dei rilievi montani è stato più o meno modificato dall'opera dei lapicidini e purtroppo anche nei luoghi di notevole valenza naturale e paesistica con danni ormai irreversibili. Si ricorda a tal proposito che il geologo Domenico Zaccagna dopo aver guardato con compiaciuta meraviglia i caratteristici segni, in località Orto di Donna sotto il Monte Pisanino, inferti al suolo dei ghiacciai nelle singolari forme della roccia montonata (con gibbosità arrotondate), riferendosi agli industriali (che in quel momento stavano valutando le possibilità di estrarre il candido marmo anche da quegli incantevoli luoghi) se ne uscì con la frase detta in carrarino ...i s v'nd'rén ank só mà (...si venderebbero anche la propria mamma).
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3 "disperati" sulle APUANE CARMIGNANI - PISTOLESI IOZZO 1 Ottobre 2007 |